Nei diversi cicli di programmazione dei Fondi Strutturali succedutisi a partire dagli anni ’80, la spesa per infrastrutture ha generalmente assunto un ruolo prevalente, mentre la situazione opposta si è riscontrata per le risorse umane. In tale contesto, la ricerca affronta un tema rilevante nell’ambito della programmazione 2007-2013: esiste un bias – un pregiudizio – a favore degli investimenti infrastrutturali rispetto agli interventi destinati allo sviluppo delle risorse umane? Tale orientamento trova fondamento dal punto di vista metodologico e nelle indicazioni che emergono dalla letteratura empirica specializzata? In che misura il processo decisionale – formale e reale – è influenzato da questo bias o tiene conto dei risultati delle valutazioni nelle scelte allocative delle risorse disponibili per le politiche di sviluppo?
In quest’ottica, la ricerca è stata sviluppata in quattro fasi principali:
- analisi e sistematizzazione della letteratura esistente, sia teorica che empirica, sul tema della valutazione di efficacia e impatto della spesa pubblica per infrastrutture e politiche sociali (in particolare rivolta allo sviluppo del capitale umano);
- analisi critica degli approcci seguiti nella valutazione di impatto cercando di mettere in luce le indicazioni che emergono con riferimento al tema specifico delle infrastrutture e capitale umano guardando in particolare: da un lato ai modelli di tipo econometrico; dall’altro ai modelli di simulazione adottati in particolare in ambito comunitario;
- analisi del processo decisionale e di spesa che caratterizza le Regioni italiane in tema di politiche di sviluppo e in particolare per infrastrutture e capitale umano: da un lato guardando alla spesa effettivamente realizzata a livello regionale (secondo la ricostruzione resa disponibile attraverso i Conti Pubblici Territoriali), nel tentativo di ricostruire il sistema delle preferenze implicitamente assunto dalle diverse regioni in tema di infrastrutture e capitale umano; dall’altro guardando al processo decisionale, sia considerato dal punto di vista formale, ovvero come desumibile attraverso la lettura degli atti e dei documenti ufficiali, sia analizzato dal punto di vista reale, reinterpretando in questo caso il processo formale attraverso l’opinione di interlocutori privilegiati a tale scopo individuati in alcune regioni rappresentative del Mezzogiorno;
- nell’ultima fase, tenendo conto dei risultati degli approfondimenti svolti, si svolgono in-fine alcune considerazioni conclusive sia di carattere metodologico che di policy.